Sapete cosa s’intende per
birra agricola? Il disciplinare
COBI (Consorzio Italiano di Produttori dell’Orzo e della Birra) è chiaro e rigido in materia: i produttori sono obbligati ad utilizzare almeno il 51% di materie prime di produzione propria mentre il restante deve comunque provenire membri del Consorzio che ne rispettano i parametri, allo scopo di mantenere alta la qualità dei prodotti registrati.
Il
birrificio OI ha aderito al consorzio COBI, ma ha voluto distinguersi producendo il 100% della materia prima utilizzata nella produzione della
birra artigianale, creando quasi un unicum in tutta Italia. Infatti
OI, marchio registrato e quindi garanzia, significa “Origine Italiana”, di conseguenza
orzo, lievito, ma anche il
luppolo vengono coltivate e prodotte all’interno del parco del fiume Oglio, in provincia di Brescia.
Il risultato è una
birra artigianale italiana complessa, non filtrata e pastorizzata, dal colore ambrato, dotata di una schiuma persistente che dona cremosità in degustazione.
La bollicina è sottile, dal momento che il produttore di
Birra OI è allo stesso tempo un produttore di
Franciacorta ha voluto trasferire il perlage tipico del vino nella
birra.
I profumi sono di caffè e tostatura, fresca e fragrante al palato con un finale leggermente amaro.